Occhi , naso e le orecchie del cane

Pubblicato Dom, 25/09/2016 - 17:12 da Anna Federica
Il cane il suo naso e le orechie

Guardate i miei occhi come sono espressivi ...e il mio naso che dire ...fantastico :-)

Gli occhi

A differenza dei sensi dell'udito e dell'olfatto, la vista del cane è generalmente inferiore rispetto a quella dell uomo. Fino a poco tempo fa si credeva che il cane non fosse in grado di distinguere i vari colori: oggi però si è propensi a non accettare tale teoria.

L'occhio del cane è diviso in due sezioni dal cristallino, che cresce con l'età dell'animale, ed è costituito da tre strati: la sclera, che comprende la cornea, l'ulva, di cui fanno parte coroide, iride e corpo ciliare, e la retina, che è costituita da due tipi di cellule foto-sensibili: i bastoncelli e i coni. I bastoncelli, in numero maggiore rispetto a quello dei coni, sono più sensibili all'illuminazione, ma permettono soltanto la visione in bianco e nero; i coni, invece, quella a colori. I colori vengono riconosciuti dal cane solo approssimativamente, perché il numero dei coni non è molto elevato (circa il 5%);  il grosso numero dei bastoncelli, però, permette all'animale di vedere meglio, rispetto all'uomo, se l'illuminazione è scarsa. Questa, possibilità viene migliorata dal tapetum lucidum che giace sotto le cellule dei bastoncelli. È questo strato riflettente che rende l'occhio verde o giallo-verde,se viene illuminato da una luce di notte. Il cane inoltre vede meglio gli oggetti in movimento o se lui stesso è in movimento; è inoltre molto sensibile a ciò che si muove all'improvviso: questa qualità è soprattutto utile nei cani da riporto, da punta e da caccia, e nei cani guida, quelli utilizzati per l'accompagnamento di persone non vedenti. I cani possiedono inoltre una terza palpebra per ogni occhio, detta membrana nittitante. Essa è solitamente nascosta sotto la palpebra inferiore, anche se in alcune razze è più visibile che in altre, e ha la funzione di ripulire l'occhio dalla presenza di corpi estranei.

Il naso

L'olfatto è il senso più sviluppato in un cane ed è circa 10 milioni di volte più sensibile di quello dell'uomo. Grazie ad esso i cani possono identificare e riconoscere oggetti, persone o altri cani. Le cellule celebrali che servono per riconoscere gli odori sono circa 40 volte più sviluppate di quelle dell'uomo, questo perché anche la zona del cervello che corrisponde al senso dell'olfatto è molto grande (mentre nell'uomo non supera i 3 cm quadrati, nel cane quest'area è di circa 130). La punta del naso viene chiamata «tartufo» ed è caratterizzata da tante piccole striature, diverse da cane a cane, che possono essere considerate come le nostre impronte digitali. Grazie alla secrezione di alcune cellule, il naso del cane rimane sempre umido: in questo modo le particelle degli odori vengono disciolte e portate a contatto con le cellule sensitive. Il cane viene impiegato dall'uomo in varie attività: dalla ricerca dei tartufi all'aiuto nella polizia per il ritrovamento di persone, di oggetti o di sostanze stupefacenti. Molto spesso l'aiuto del cane in questo settore si è rivelato più utile dei vari rilevatori meccanici o elettronici. Tuttavia i cani da fiuto non sono infallibili perché possono essere tratti in inganno nella loro ricerca da determinate condizioni atmosferiche, come l'umidità egli sbalzi di temperatura. Esistono purtroppo, nelle razze a naso corto, alcuni problemi respiratori.Al momento della respirazione il palato molle viene spinto indietro causando un restringimento della faringe, che rende così difficile la respirazione per mezzo della bocca quando questi cani sono nervosi o agitati non riescono a respirare esclusivamente con il naso, ma devono aiutarsi con la bocca.

Le orecchie

Anche l'udito, come l'olfatto, è un senso sviluppatissimo nel cane: esso può infatti percepire suoni che l'orecchio dell' uomo non è in grado di distinguere. Le capacità sono più o meno simili in tutti i cani nonostante la grandissima varietà di orecchie: dalle «orecchione» morbide dei Cocker e Bassethound a quelle appuntite ed erette del Bull Terrier. La parte esterna quindi varia da razza a razza, ma tutte sono composte da cartilagine ricoperta da muscoli e pelle, con una  pinna più o meno mobile, che serve per seguire i suoni. Sia uomini che cani riescono a percepire gli stessi suoni per quanto riguarda le tonalità basse, mentre con l'aumento delle frequenze , l'udito di un cane diventa più ricettivo rispetto a quello dell'uomo , e lo supera nelle frequenze più elevate. Un bambino percepisce le note fino ad una frequenza di circa 20 kHz, un uomo un po' meno, il cane percepisce frequenze superiori ai 35 kHz. E' grazie alla capacità di percepire gli ultrasuoni che il cane riesce a cogliere i richiami di piccoli mammiferi e anche dei pipistrelli che hanno una frequenza troppo elevata per l' orecchio umano. l cane probabilmente può anche distinguere le diverse frequenze: questa sua abilità nel selezionare rumori particolari gli consente, per esempio, di riconoscere il rumore dell' automobili del proprio padrone o l'avvicinarsi di passi conosciuti. La facilità nell'individuare i suoni è facilitata dalla capacità di stabilire con precisione da dove provengano: il cane può orientare le orecchie verso la sorgente sonora e seguire il percorso del suono.

Il pelo

La pelle del cane viene suddivisa in epidermide, cioè lo strato esterno, e dermide, lo strato più interno. A differenza dell'uomo che ha bisogno di un'epidermide molto spessa, quella del cane non è molto spessa e la funzione protettiva viene svolta dal pelo. Inoltre il cane possiede molti più follicoli piliferi dell'uomo. I peli sono costituiti da cheratina e crescono in gruppo dallo stesso follicolo. Oltre al manto esterno il cane possiede un sottopelo solitamente più morbido. Quasi tutti i follicoli sono dotati di un muscolo che quando si contrae fa rizzare il pelo del cane. Nel periodo primaverile e autunnale i cani rinnovano il mantello, che cresce in tre o quattro mesi. Il ciclo della muta si divide in tre fasi: anagene, catagene e telogene. Nella prima fase il pelo cresce dalla papilla fino alla lunghezza ottimale. Il pelo rimane attaccato per il periodo di catagene e in seguito viene rilasciato dalla papilla prima che inizi la crescita del nuovo pelo. Esistono poi dei follicoli più profondi che hanno un maggiore apporto di sangue: essi sono le vibrisse (i baffi sul muso), le ciglia e tragi (i peli sull'esterno dell'orecchio).

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